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WhatsUpGold

Gestire l’IT in modo semplice

WhatsUp GoldImplementata in migliaia di reti in tutto il mondo, Ipswitch WhatsUp Gold è la soluzione per la gestione IT affidabile e collaudata.  Grazie alla sua architettura scalabile ed estensibile, WhatsUp Gold consente di individuare, mappare e gestire l'intera infrastruttura (server, dispositivi di rete, applicazioni, risorse virtuali, impostazioni di configurazione e traffico di rete) in pochi minuti da un'unica console.

WhatsUp Gold è tutto ciò che serve per semplificare la gestione IT: un'applicazione ricca di funzioni, facile da utilizzare e  intuitiva, per semplificare la vita degli amministratori IT.

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Identificare la scheda ethernet su linux

Identificare la scheda ethernet è necessario per risolvere i problemi di rete e di driver.
La scheda (hardware) viene identificata nella fase di boot del sistema.

Il comando lspci è un lungo elenco di informazioni sull’hardware del nostro sistema. Per individuare le informazioni riguardante ethernet si usa:

 

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Migrazione da Drupal 6 a Drupal 7

Nei giorni scorsi ho provveduto a migrare questo da Drupal 6 a Drupal 7. Non c’erano particolari necessità, se non quella di mantenere aggiornato il codice alle ultime major relase.

Sulla carta non è troppo difficile, ma le insidie sono diverse e principalmente connesse ai vari moduli, che in D7 sono assenti o presenti in forme differenti. Ho deciso, quindi, di descrivere i passi da me seguiti, come mio promemoria e nella speranza di essere utile alla comunità Drupal affine.

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Migrazione: backup

Per il backup del sito, i metodi usati sono quelli classici descritti in vari documenti https://drupal.org/node/22281. Ci sono moduli che agevolano il backup, ma io abitualmente copio la cartella che contiene il sito e salvo il DB attraverso phpMyAdmin. Come già accennato, sarà bene ripetere l'operazione in punti intermedi del processo, per consentire un ripristino parziale a fronte di test od operazioni errate.

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Migrazione: predisposizioni, utenti e temi.

Per la migrazione, il sito deve essere in modalità manutenzione e l’utente utilizzato deve avere user ID 1, il primo utente creato durante l’installazione del sito.

Il tema da utilizzare è Garlan, che è quello di default presente nel core di Drupal. Anche un eventuale tema di manutenzione deve essere portato a Garland.

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Migrazione: disabilitazione dei moduli

Disabilitare tutti i moduli ad esclusione Core – richiesti e dei Core - opzionali. Operazione è un po’ noiosa, perché deve essere ripetuta più volte per le dipendenze dei moduli che non ne consentono la disabilitazione in un solo passo.
C’è un comodo comando drush per questa operazione:
drush pml --no-core --type=module --status=enebled --pipe > moduli.txt
per ottenere in elenco dei moduli attivi

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Migrazione: predisposizioni e sostituzione del core

Cancellare il file /sites/default/default.settings.php, ed accertarsi che setting.php abbia i permessi di scrittura abilitati: verrà modificato dalla procedura di upgrade.

Cancellare tutte le cartelle ed i file del core 6, ad eccezione di sites e relative sottocartelle (in pratica restano solo i dati e i moduli del nostro sito). Se sono stati modificati, tenere a portata di mano una copia dei vecchi file .htaccess e robots.txt.: andranno ripristinati.

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Migrazione: modulo image

I contenuti  di tipo image, gestiti attraverso il modulo image, non sono migrati completamente e correttamente. Per quanto strano questo processo non è completamente integrato in D7.
Alcune tabelle devono essere corrette in particolare {files}. Nel mio caso ho seguito questo post: https://drupal.org/node/757808 in particolare il punto #83.

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Migrazione: da Nodeworks a Meta Tags Quick

In Drupal 6 ho utilizzato il modulo Nodewords che non esiste più in D7. Ho individuato due possibili soluzioni: Meta tags quick https://drupal.org/project/metatags_quick e Metatag https://drupal.org/project/metatag

Ho provato entrambi e ho scelto il secondo: partiamo con il primo.

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Migrazione: moduli, Alias URL e Token

Non resta che migrare gli altri moduli. E’ relativamente semplice. Si cancella la cartella del vecchio modulo /sites/all/modules/modulo, si installa il nuovo, lo si attiva e si esegue lo script update.php. E' importante ricordarsi di eseguire lo script, perchè è questa procedura che adatta le tabelle del DB alla nuova versione del modulo.

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Migrazione: post migrazione

Non resta che ripristinare eventuali settaggi, come ad esempio la cache, la lingua (pur non essendo un requisito, ho preferito fare la migrazine in inglese), controllare i permessi, in particolare per i nuovi moduli e rimettere il sito on-line (era in manutenzione) e alla fine il sito è migrato.
Si possono disinstallare ed eliminare i moduli di supporto usati per la migrazione: imag_legacy, cck, filed_convert, nodewords_migrate.

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Migrazione: SEO e conclusioni

Gli URL del sito restano per lo più invariati, cosa buona per il SEO, questo è uno dei motivi per cui conviene la migrazione alla realizzazione di un nuovo sito. I motori di ricerca continuano a vedere quello che c’era e nella stessa posizione.

Alcuni URL cambiano, nel mio sito certamente quelli connessi alle gallerie di immagini. Per rimediare, alcune pagine verranno redirette usando istruzioni in .htassess del tipo redirect 301 vecchiopath nuovopath, altre resteranno come sono.

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Aruba Cloud: una prova di utilizzo

L’applicazione demo di cui avevo bisogno richiedeva un paio di server, in ambiente Linux. In particolare un server SLES (Suse Linux Enterprise Server) per l’installazione di OES (Open Enterprise Server) di Novell e di un server SLES per l’applicazione Filr, sempre di Novell, entrambi con hypervisor VMWare. Ho dovuto, quindi, rinunciare all’uso dei template standard di Aruba e sono sorti alcuni problemi.

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