Migrazione di Windows XP: soluzioni
La sostituzione di XP con altro richiede, in ogni caso una nuova installazione. Preventivamente sono necessarie le opportune verifiche di compatibilità hardware e software.
In ambito Microsoft sono disponibili due soluzioni:Windows 7 e Windows 8 (ora 8.1) nella versione professional.
Win7 mantiene una interfaccia più simile a quella di XP che non Win8. Al momento molte aziende lo preferiscono, tanto che, nel mondo professionale, i nuovi PC spesso vengono offerti con licenza Win8, ma con Win7 preinstallato in downgrade.
Con Win7 nel caso di incompatibilità del vecchio software con il nuovo S.O., è possibile ricorrer a Windows XP mode. Si tratta di una macchina virtuale XP, semplice da installare e con licenza compresa in quella di Win7. Nella maggior parte dei casi le applicazioni installate su una macchina XP mode possono essere utilizzate in modo trasparente, senza che l’utente si renda effettivamente conto di operare con una macchina virtuale. La controindicazione all’uso di Win7, forse l’unica, è che è stato rilasciato nel 2009, quindi avrà una vita minore rispetto al più recente Win8. Microsoft ha pianificato il fine vita nel 2020 (http://windows.microsoft.com/it-it/windows/lifecycle).
Ove possibile si migri a Win8. La maggiore difficoltà nell’uso dell’interfaccia grafica potrà essere compensata con una maggiore vita. Al momento, Win8 presenta certamente maggiori problemi di compatibilità con il software, ad esempio MS Office 2003 gira su Win7 (con le opportune service pack), ma non su Win8. Anche con Win8 è disponibile la virtualizzazione, ma a differenza di Win7, se si installa una macchina virtuale XP, la licenza non è inclusa in Win8, ne è acquistabile perché non più disponibile.
Win8 ha certamente maggiori richieste in termine di hardware, quindi sarà più difficile mantenere il vecchio PC.
Un cambiamento drastico.
Qualora si abbandoni il mondo Microsoft, le soluzioni sono due: OS X di Apple o Linux.
OS X è un ottimo sistema operativo, stabile e prestante, ma è una soluzione certamente costosa, e richiede la sostituzione dell’hardware (Apple).
Microsoft Office è disponibile anche per OS X. Per altre applicazioni, se non esiste la corrispondente OS X, si può ricorrere alla virtualizzazione, ad esempio con Parallel.
La soluzione Linux è certamente più economica, al limite a costo zero, anche se esistono soluzioni commerciali come Suse Linux Enterprise Desktop (SLED), dove il costo copre il supporto Suse.
Le applicazioni per la produttività individuale, come LibreOffice o GIMP, sono valide, stabili e del tutto paragonabili ai prodotti commerciali. Quasi inutile sottolineare che sono open source, quindi gratuite. Per applicazioni non disponibili per l’ambiente Linux esistono soluzioni di virtualizzazione (e affine). Ad esempio Microsoft Office può essere fatto funzionare in Linux attraverso WINE, anche se la ovvia alternativa è un prodotto office per Linux.
L’accesso alla posta, in qualunque ambiente, non presenta particolari problemi. Client di posta per i protocolli SMTP, POP3 e IMAP, sono disponibili in tutti gli ambienti, Microsoft, OS X e Linux. Non c’è che l’imbarazzo della scelta.. I client per Microsoft Exchange server sono disponibili sia per Microsoft (ovviamente) che per OS X e Linux. In Linux, ad esempio si può utilizzare Evolution, installabile anche su Windows, ed evitare l’acquisto di Outlook.