Telecom e la Scuola Superiore G. Reiss Romoli
In questi giorni si parla della vendita di Telecom ad un gruppo spagnolo. La Telecom, come molte altre aziende italiane, mi sovviene l’Olivetti, lo CSELT o più recentemente Alitalia, da azienda italiana di grande valore, ricca di conoscenza e capacità ha perso continuamente forza e competenze capacità grazie, mi sembra di capire, ad una dirigenza ottusa che non vede al di la del proprio naso, che non è in grado di prospettive a medio a e lungo termine. Al più vedono l’affare del giorno corrente, presi dalla finanza, ma non dall’investimento. Tutto quello che si può arraffare si arraffa e il resto in malora.
Mi sembra che la stessa strategia sia applicata in Italia a livello politico. Chiacchiere infinite consistenza zero. E’ vero che che Telecom è una società privata, ed è vero che i capitali non hanno passaporti, ma la miopia mi sembra evidente e l’abbandono delle società italiane a loro stesse altrettanto evidente.
Un esempio, legato a Telecom, è la fine della Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli (SSGRR). Un ente di formazione della Telecom, una eccellenza a parere di molti, finita miseramente in rovina e usata non per produrre, ma per eliminare.
In modo diretto ho avuto poco a che fare con SSGRR, ma un elemento illuminante l’ho dal libro “RETI LOCALI”, uno dei pochi libri in italiano chiari sulle problematiche di networking, e tutto mi fa pensare che anche le altre attività della scuola fossero allo stesso alto livello. Altre conferme le ho avute da dipendenti Telecom che hanno avuto modo di accedere alla scuola.
Alcune tracce delle vicende della scuola sono disponibili qui: http://www.slideshare.net/reissromolichiude/cosa-accaduto-alla-reiss-rom... http://blog.stefanoepifani.it/fuori-dai-denti/ssgrr/
E a questo link, c’è una nota di Pietro Nicoletti (coautore del citato libro) inerente la scuola. http://www.studioreti.it/index.html
Un minuscolo esempio, ma per me significativo. Non resta che la tristezza, nel vedere buttato al vento tanta capacità e competenza.