Splitter per fibra ottica

I cavi in fibra ottica sono frequenti in cablaggi e trasmissione dati.
Come noto la fibra nuda si presenta come un “filo” di vetro del diametro di 125um (0,125 mm). La fibra è poi protetta da un rivestimento plastico, il buffer di 250um.

I cavi si presentano in varie soluzioni, un caso frequente è il cavo detto lose dove più fibre protette dal buffer (a volte è chiamato rivestimento primario) sono contenute un tubo di materiale plastico.

Quest’ultimo, a sua volta è protetto da filati in kevlar e da una guaina di rivestimento più esterno.

Le fibre, dentro al tubo plastico, sono annegate in un gel che ha lo scopo principale di proteggerle fibra dalla umidità.

Per la connettorizzazione, occorre aprire questa struttura, tagliando opportunamente il cavo.

In alcuni casi è conveniente proteggere la fibra che si presenta con il solo rivestimento primario.

Per farlo si ricorre ad uno splitter. Ne esistono di varie forme e dimensione e in relazione al numero di fibre, ma sostanzialmente sono composti da un blocco al quale si ancora il cavo, nel punto dove è stato aperto. Dal blocco si diramano tubi in materiale plastico del diametro, in genere di 0,9 mm. All’interno del tubo si infila fa fibra che risulta così maggiormente protetta.

Il blocco inoltre ha elementi per ancorare il cavo, garantendo che eventuali sforzi meccanici, vengono esercitati sul cavo e non sulla fibra.

Nelle figure un esempio di splitter della Corning. Si può notare come il cavo (di colore arancione) è ancorato al blocco e le guaine protettive dove la fibra è inserita.

aBlocco   bAncoraggio   cInserimento fibra

 

 

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