Il Cloud e una diversa visione dell’IT
Il settore IT è spesso visto come un costo, obbligatorio perché senza di esso l’azienda non può funzionare. Una specie di tassa dovuta. Situazione contraria per gli altri settori aziendali che non sono visti come un onere, ma come produttori di guadagni.
Una visione non molto felice che deve essere modificata, coinvolgendo la struttura e i mezzi messi a disposizione, ma anche e soprattutto un cambio di mentalità dell’IT, che deve rivedere il modo di proporsi, e della dirigenza aziendale.
L’IT fornisce un servizio indispensabile a realizzare l’obiettivo aziendale, ed è il destinatario di diverse richieste di risorse da parte degli altri settori. Hardware, procedure, connettività e strumenti vari.
In una ottica corretta, i costi dell’IT devono ricadere in modo verificabile e predeterminalbile ai dipartimenti, e non genericamente suddiviso nei costi.
Se, ad esempio, il marketing richiede una stampante a colori, l’IT aiuta la scelta della stampante in base alle prestazioni richieste, le strategie aziendali e l’infrastruttura esistente, ma i costi, di acquisizione e utilizzo, devono ricadere sul marketing. Considerazioni simili devono essere applicate per l’attivazione di servizi o procedure.
Non è un concetto particolarmente nuovo, ma è poco applicato.
La tecnologia può aiutare in questa direzione.
Il cloud privato, ad esempio, aiuta a definire infrastrutture (server, eventualmente servizi) in modo dinamico e documentabile. Le varie risorse allocate possono essere abbinate ad un costo, in modo che, se un settore richiede una nuova risorsa o una rimodulazione di quelle esistenti, l’IT può fornirla velocemente e in modo documentato.
L’IT quindi “vende” il servizio ai vari settori aziendali diventando da centro di costo a fornitore di servizi. Ovviamente la contabilità è tutta interna e governata dalle scelte aziendali generali, ma le spese perdono l’idea di costo.
L’IT può utilizzare i propri “guadagni” per una migliore organizzazione e pianificazione futura.
Non solo, ma questa visione serve a responsabilizzare gli altri dipartimenti che vedendoci caricare il valore delle proprie scelte sono scoraggiati da richieste spesso eccesive.
Il cloud privato è e resta una risorsa interna, completamente gestito e controllato dall’IT. Non è soggetto ai problemi di sicurezza o di connettività tipica dei cloud pubblici.
Alcuni link utili per approfondimenti.
Per informazioni scrivere a rfc@rfc.it